Creativi non isolatevi! Il potere della condivisione
Chi fa un lavoro creativo è portato a credere che il suo sia un lavoro solitario. Eppure le ricerche scientifiche confermano che rompere il ciclo di isolamento regolarmente migliori la creatività.
Quindi si deve parlare del proprio lavoro, condividerlo e farlo vedere a clienti e colleghi. Soprattutto quando hanno idee diverse dalle vostre, perché questo aiuta a stimolare la nostra capacità di creare.
Come potete fare per ottenere questa condivisione, soprattutto se vivete in una piccola città?
Il web può aiutarvi e già dei Social Portfolio come Behance o Coroflot possono creare intorno a voi una piccola comunità.
Se volete qualcosa di più tangibile, ovvero incontrare sul serio delle persone, questi consigli potrebbero fare al caso vostro:
- frequentare, anche di tanto in tanto, spazi di Coworking;
- pranzare con dei colleghi, magari di città vicine, giusto per scambiare due chiacchiere sul proprio lavoro;
- seguire le proprie associazioni di settore: spesso chi fa lo stesso lavoro tende ad organizzarsi in piccoli gruppi, incontrandosi ad esempio una volta al mese per un aperitivo; potreste essere voi gli organizzatori;
- creare un Meetup relativo al vostro settore di interesse e alla vostra città;
- partecipare ad eventi, fiere, seminari e workshop relativi alla vostra professione;
- scendete al bar sotto casa, fate un accordo di fatturazione mensile e frequentatelo spesso: vedrete gente, vi rilasserete e avrete qualche spesa in più da scaricare.
Condividere le vostre esperienze e il vostro sapere con altri, vi aiuterà a crescere; in un’ottica di Personal Branding questo si traduce in un rifiuto della competizione (intesa come vincere a discapito di altri) e in un trionfo della condivisione (vincono tutti quando vinco io). Il tanto vituperato approccio win-win è in questo caso ben visibile. Inoltre, sempre in ottica di Personal Branding, la condivisione può aiutare ad aumentare la vostra autorevolezza e questo può essere un bene per la vostra carriera, di cui magari non vi accorgerete subito.
Un altro modo virtuoso per rompere il ciclo di isolamento è di creare un piccolo gruppo di persone che si incontrano e parlano dei loro progetti: alcuni chiamano questi gruppi MasterMind Groups, ma se volete sono anche dei piccoli ThinkTank. Fissate un appuntamento settimanale o quindicinale, vi incontrate e condividete idee, progetti, impressioni; in questo modo la discussione e la condivisione vi aiuteranno a rendere realizzabili le idee migliori e a buttare via quelle che non funzionano. E il bello è che potete fare questi incontri anche a distanza, grazie a sistemi come Skype o ai Google Hangout (un mio caro amico ci ha pure creato una scuola per Selfpublisher con questo sistema).
Per concludere, quando si pensa alla condivisione, si dovrebbe pensare anche al fatto che diffondendo le proprie idee, i propri lavori, i propri valori, questi passeranno di bocca in bocca o di mail in mail o di tweet in tweet e potrebbero arrivare ad un vostro potenziale cliente o committente.
Ho preso spunto da quest’articolo http://ow.ly/buFLw, apparso sul blog di Behance the99percent e intitolato “The most effective way to enhance your creativity is to break the cycle of isolation and share work”.
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